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Immagine del redattorePino Cangemi

Il Tempio dell'Ibis


Uccello sacro, spesso associato alla Fenice, il volatile che rinasce dalle proprie ceneri, in Egitto era venerato come divinità, simbolo di Thot, Dio della luna, della sapienza, della scrittura e della magia.

Ma oggi, a proposito di questo uccello sacro, vorrei ricordare un fenomeno astronomico alquanto raro che avviene in Egitto presso il Tempio dell'Ibis, più precisamente nell’Oasi di Kharga, in Egitto, in cui è possibile assistere all'allineamento del sole, i cui raggi attraversano interamente l'asse centrale dello stesso, fino a raggiungere il Sancta Sanctorum, luogo più intimo e oscuro del tempio. Questo spettacolo incredibile dura solo pochi minuti, ma è un fenomeno che si ripete da oltre 2500 anni il 6 settembre e il 7 aprile di ogni anno. Per gli storici il significato delle due date rimane ancora sconosciuto, poiché non sono collegate alle stagioni, né ai solstizi o agli equinozi. Alcuni sostengono che potrebbero riferirsi a particolari cerimonie religiose in onore di Amon-Ra.

Il tempio di Ibis (o Hibis) eretto durante il dominio persiano è un santuario molto ben conservato; questo probabilmente è dipeso dal fatto che è rimasto coperto dalle sabbie fin quando non è stato scoperto agli inizi del XX secolo.


Dice Tiziana Giuliani: "Voluto da Apries (sovrano della XXVI dinastia) fu costruito con calcare locale, con un orientamento est-ovest, nel 588 a.C. – anche se la sua fondazione potrebbe essere più antica – e fu completato da Dario I (XXVII dinastia) nel 522 a.C. Appare oggi ai nostri occhi con ricchi ed importanti rilievi di figure e segni geroglifici, un tempo policromi, che narrano storie, miti e rituali antichissimi i quali impreziosiscono ancora tutte le pareti presenti. Un viale di sfingi conduce alle sue porte monumentali attraverso le quali ci si immette in tre sale ipostile che sfociano nel naos. Il chiosco, con otto colonne sormontate da capitelli, fu costruito da Nectanebo II (XXX dinastia), mentre la porta principale, su cui è incisa una lunga iscrizione greca, fu costruita dai Tolomei; anche i Romani, nel 69, apportarono il loro contributo costruendo il più esterno dei portali d’ingresso".

Come detto precedentemente, questo tempio secondo alcuni studiosi, fu dedicato ad Amon-Ra alla moglie Muit (Nuit, secondo altri) e al figlio Konshu. Una tradizione iniziatica sostiene invece che in questo sito, venivano celebrati rituali in onore di Kons-sin-dar, una divinità conosciuta più dai sacerdoti che dal popolo, considerato Spirito unico della rigenerazione della carne e della salute dello spirito, un dio di guarigione. La particolarità consiste nel fatto che pare che questi cerimoniali di purificazione per ingraziarsi Kons, venivano svolti esattamente il 7 aprile e il 6 settembre. Un luogo da visitare e da scoprire con la vista dell'anima.

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